Michael

michaelL’abbiamo già segnalato. Michael ovvero Multilingual Inventory of Cultural Heritage, un portale in tre lingue – inglese, francese e italiano – che consente di « trovare ed esplorare le collezioni digitali di musei, archivi, biblioteche e altre istituzioni culturali in Italia, Francia e Regno Unito».Essendo – gravemente – assente dal sito una pagina con crediti e informazioni di base, scopriamo ricercano online che di questo progetto si è per esempio parlato in un convegno organizzato dal Ministero dei beni culturali nei giorni 4 e 5 dicembre 2006, Musei, biblioteche e archivi on line: il servizio Michael (Multilingual Inventory of Cultural Heritage in Europe) e altre iniziative internazionali; alcuni interventi sono ascoltabili e scaricabili (ma con qualche problema…) dal sito web di Radio Radicale. Come racconta nell’introduzione ai lavori di Giuseppe Proietti Michael è un progetto fra i paesi della Comunità europea volto a dare sistematizzazione alla conoscenza e alla cultura, quindi al patrimonio culturale europeo (con un occhio particolare rivolto, poi, al turismo e alla fruizione della cultura).Troviamo poi una scheda relativa al progetto, che indica per l’Italia il promotore (Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione; responsabile: Rosa Caffo) e l’anno di avvio (2004), oltre a una email di riferimento e, per fortuna, un redirect al sito europeo di Michael con tutte le informazioni necessarie, scoprendo che il progetto è connesso con Minerva EC e con le sue attività riguardanti l’interoperabilità dei contenuti nel contesto della convergenza fra biblioteche, archivi e musei necessaria per la creazione della Biblioteca digitale europea – e troviamo inoltre che il progetto non si è arenato ma sta procedendo, attraverso altri convegni e seminari (anche in collaborazione con l’Osservatorio tecnologico per i beni e le attività culturali). Notiamo peraltro che dalla pagina .eu si può accedere ai siti Michael nelle tre lingue, se non che per la versione italiana anziché arrivare direttamente alla home standard del progetto internazionale si passa attraverso un altro portale probabilmente quello originale per l’Italia ma che crea non poche difficoltà, nel momento in cui anch’esso consente di ricercare fra archivi e collezioni, secondo criteri differenti rispetto al Michael ita-eng-fra. Insomma, solito pasticcio!Comunque dal sito europeo impariamo che obiettivo di Michael è che l’utente possa esplorare il patrimonio culturale materiale reso accessibile via internet; i materiali potranno includere documenti informativi, cataloghi o la descrizione delle collezioni fisiche; ma soprattutto dati digitali(zzati) come immagini, modelli 3D e descrizioni meta-data di siti archeologici, edifici, dipinti, sculture ecc.Attualmente sul sito, oltre alla pubblicazione di alcuni (ancora pochi) editoriali, è possibile fare ricerca:- fra le collezioni digitali: per tema; per area geografica; per periodo;- fra le istituzioni: per tipologia; per area geografica;- fra i servizi: per pubblico di riferimento; per tema; per area geografica; per cultura e civiltà.Si noterà che l’accesso geografico è comune a tutte le sezioni, e infatti una delle funzioni più accattivanti è la mappa che consente di selezionare continente e paese in cui cercare. Anche se va chiarito il criterio, giacché Area geografica è intesa l’area coperta dai patrimoni conservati dalle istituzioni; così, per esempio, selezionando America meridionale infatti si ottengono risultati come la Bibliothèque nationale de France o la scheda “Insects at the Manchester Museum”.Comunque si cerchino, i risultati possono essere ordinati e visualizzati secondo varie opzioni (ma per esempio i “soggetti” sono difficili da individuare essendo, in italiano, in ordine sparso anziché alfabetico), e anche scaricati in diversi formati; inoltre è possibile costruirsi proprie collezioni di preferenze.Le schede sono variamente redatte, ma possono contenere informazioni su sede e tipologie di collezioni, consistenza, aree geografiche e temi, periodi coperti ecc.